Sono positivi i dati delle festività appena trascorse in Veneto. Al top terme e montagna anche in assenza di neve. Bene le città d’arte con Venezia in testa, mentre Vicenza arranca. Buoni i del Garda. È quanto riporta Federalberghi Veneto che, per tutto il periodo delle feste ha monitorato la situazione nelle diverse località della nostra regione.
Mentre nel 2014 il Natale a Vicenza aveva visto l’inaugurazione della mostra sulla sera e i notturni dagli Egizi al Novecento, quest’anno si è sentita la mancanza di un evento trainante. L’Associazione degli albergatori di Vicenza spiega così la minore occupazione delle camere d’albergo rispetto all’anno scorso, e il risultato in linea con gli altri anni in una città d’arte che comunque non trova storicamente nell’inverno uno dei suoi periodi migliori.
“È andata meglio dell’anno scorso su tutta la linea – conferma Marco Michelli, presidente di Federalberghi Veneto – Il dato che contraddistingue il turismo di fine 2015 e inizio 2016 è il ritorno degli italiani, come testimonia anche una recente indagine di Federalberghi a livello nazionale, complice la difficile situazione internazionale. Fra il timore del terrorismo e la concorrenza mediterranea (dalla Turchia al Marocco) ‘chiusa’ al turismo, buona parte degli italiani ha preferito viaggiare in casa che oltre confine, imitata dagli europei e dai russi. Sarebbe però un errore lasciarsi andare a facili ottimismi: ora bisognerà lavorare sodo per mantenere le posizioni conquistate, che sono conseguenza della complessa situazione internazionale e non segnano un ritorno di competitività del sistema nazionale turistico, la controprova sia che il best seller, Roma, è purtroppo in calo”.