sabato, 20 Aprile 2024

Venezia, stop grandi navi davanti San Marco, andranno a Marghera

Le grandi navi da crociera dovranno dire addio al passaggio scenografico di fronte al centro storico di Venezia. A deciderlo il ‘Comitatone’ interministeriale per Venezia, dopo 6 anni di discussioni e polemiche, che hanno diviso i sostenitori del turismo (e del business) a tutti i costi, e chi considera un rischio troppo grande per la città il transito di questi colossi a pochi m da Palazzo Ducale.

La svolta l’ha annunciata Graziano Delrio, ministro dei Trasporti delle Infrastrutture.
“Nell’arco di 3/4 anni – ha spiegato – andranno a Marghera tutte le navi oltre le 55mila t di stazza. Dopo le rotte alternative all’attuale ‘bocciate’ nel tempo – lo scavo del Canale Contorta Sant’Angelo e quello delle Tresse, o nuovo terminal al Lido -, la soluzione adottata dal Governo, e condivisa da Comune e Regione Veneto, è quella proposta dall’Autorità Portuale: le grandi navi non entreranno più dalla bocca di Porto del Lido, passando in bacino san Marco e nel canale della Giudecca, ma lo faranno dalla bocca di Porto di Malamocco e, percorrendo il canale dei Petroli, si fermeranno a Marghera, senza intralciare il traffico commerciale”.
Per il sottosegretario Pier Paolo Baretta la soluzione “rappresenta un punto di equilibrio tra tutela ambientale, sviluppo territoriale e attività imprenditoriale”.
Soddisfatto Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, che pochi mesi fa aveva dovuto rassicurare l’Unesco dopo il warning a Venezia sull’assalto turistico e il problema crociere. “Basta che sia chiaro all’Unesco e a tutto il mondo – ha detto Brugnaro – che noi abbiamo una soluzione alle grandi navi in laguna, condivisa con la Regione e il Governo”.
Le super-navi seguiranno il percorso Malamocco-Canale Petroli-Marghera; quelle tra 55mila e 96mila t – tipologia che il mercato crocieristico considera ormai obsolete – faranno lo stesso percorso, ma potrebbero proseguire per il Canale Vittorio Emanuele – qui bisognerà capire se il progetto dovrà sottostare alla Via -, e da qui raggiungere l’attuale porto della Marittima. Le navi extra-lusso, di categoria più piccola e ‘green’, continueranno ad arrivare alla Marittima. Nella fase transitoria, stimata in circa 3 anni e mezzo, “al fine di mitigare ulteriormente gli effetti della navigazione sul canale della Giudecca – ha spiegato Delrio – l’Autorità Marittima adotterà una ordinanza con la quale consolidare le limitazioni già oggi vigenti”.
“Finalmente – ha detto il governatore Luca Zaia – c’è un piano di lavoro per le grandi navi fuori dalla Giudecca e dal bacino di San Marco. La Marittima sarà destinata ad accogliere il turismo luxury che porta valore”.
Il nuovo ‘atto di indirizzo del Comitatone’ è stato bocciato dagli ambientalisti e dal movimento ‘No Grandi navi-laguna bene comune’, il quale ha parlato della “peggiore soluzione possibile”. Anche per Gianfranco Bettin, le preoccupazioni degli ambientalisti per il pesante squilibrio introdotto nella laguna, “non risultano affatto superate dalle rassicurazioni verbali che accompagnano la decisione del Comitatone”.

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