martedì, 26 Novembre 2024

Gli operatori rappresentano a Rais le criticità del settore

Nell’incontro con le categorie sono emersi i problemi che da anni contraddistinguono il settore

Albergatori, agenti di viaggio, gestori di B&B, guide turistiche, agriturismi, rappresentanti di pro loco e centri commerciali naturali. C'erano un po' tutte le anime del turismo siciliano all'incontro convocato dal neo direttore generale del Dipartimento Turismo, Alessandro Rais, ieri pomeriggio nella sede dell'assessorato in via Notarbartolo. Tutti insieme per ribadire la situazione di criticità in cui versa il settore turistico siciliano ormai da anni, gravato, per di più, oltre che dalla crisi, dall'assenza di una presenza forte alla guida dell'assessorato e dal continuo ricambio di assessori in pochissimi anni.
Ma sono stati soprattutto le solite carenze e i soliti problemi quelli presentati dagli operatori: dalla mancanza della capacità di fare rete alla chiusura random di siti e monumenti, dall'importanza o meno delle fiere all'assenza di regole certe, dall'abusivismo alle lungaggini per riaprire il concorso di guida turistica. 
Per Daniela Giardina di Confesercenti, "è necessario concentrare il piano di propaganda alle città dove esiste già un collegamento con la Sicilia".
Ornella Laneri, presidente di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo, si è chiesta: come volete supportarci se non c'è più una lira? Con la programmazione a lunga scadenza si rischia che gli hotel nel frattempo scompaiano".
Ettore Pottino di Agriturist ha chiesto attenzione al settore agrituristico: "Il piano strategico nazionale del turismo varato dal ministro Piero Gnudi dimentica il turismo diffuso. Ci auguriamo che la Regione non faccia lo stesso.
Salvatore Scalisi dell'Ebrts ha invece posto l'accento sulle regole: "Abbiamo urgenza di regole più chiare e più semplici. Dobbiamo mettere ordine nelle competenze. A Pasqua capiremo se ci sono le premesse per far ripartire il turismo".
Per Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo,  "le fiere servono solo per incontrarci tra di noi. Oggi è quasi impossibile promuovere una destinazione in fiera".
"Non riusciamo a fare rete tra noi operatori – ha sottolineato Stefano Marretta dell'associazione accompagnatori turistici – noi come guide non abbiamo mai chiesto soldi, solo regole".
Antonio Terrasi di Turismo Verde ha proposto la convocazione di riunioni tematiche per sfruttare le competenze di ciascuno.
Tra le idee proposte da Mario Bevacqua, presidente del'Uftaa, la sistemazione delle opere d'arte che giacciono nei magazzini dei musei  nelle hall degli hotel siciliani e un'attenta programmazione in vista dell'Expo2015 "su cui finora non è stato fatto nulla" in collaborazione con l'Uftaa che alla prossima Bit di Milano in vista dell'evento firmerà un accordo con Trenitalia e catene alberghiere da promuovere in tutte le agenzie del mondo.
"Serve una regia unica, altrimenti sarà un nuovo fallimento nella promozione del territorio" ha detto Maria Gianbruno, presidente del centro commerciale naturale Piazza Marina e dintorni.
Giovanni Masaniello, presidente delle guide turistiche di Palermo, ha proposto l'istituzione di una card turistica "già da sola in grado di fare promozione" e ha puntato l'attenzione sullo sviluppo di un turismo di qualità certificato.
Francesco Randone, delegato di Cefalù per Federalberghi, ha ricordato lo sciopero degli albergatori di Cefalù dei mesi scorsi come simbolo di "una tassazione criminale ai nostri danni".
Mimmo Targa, presidente Arebba, ha sollecitato un tavolo interassessoriale con i Beni culturali e l'Agricoltura e ha appoggiato l'idea del fondo giovani dei grullini.
Nino La Spina presidente dell'Unpli Sicilia ha suggerito l'istituzione della guida locale nei piccoli centri.
Per Paolo Pullara di Asshotel, "la Regione deve decidere su quale settore intende investire per rilanciare l'economia siciliana e agire di conseguenza".
Infine Sandro Profumi di Autotutela ha portato alla ribalta le problematiche degli agenti di viaggio, dall'abusivismo alla mancanza di regole e sanzioni per chi non lavora in regola. Bisgna – ha detto rivedere tutta la normativa che riguarda le adv".

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