Stop alle trasferte di 23 tra i più importanti capolavori conservati in Sicilia, tra cui molti hanno partecipato recentemente a mostre negli Stati Uniti. Nell'elenco figurano Caravaggio e Antonello da Messina, l'Auriga di Mozia e gli argenti di Morgantina restituiti nel 2010 dal Metropolitan Museum all'Italia.
L'obiettivo del decreto ‘ferma-prestiti' è di tenere i capolavori a casa nella speranza di attirare turisti nell'isola. I prestiti all'estero non hanno prodotto benefici per la Sicilia e non sono avvenuti in "circostanze di reciprocità", si legge nel provvedimento, con le istituzioni destinatarie che spesso hanno mandato in cambio opere di "inferiore valore culturale e fama". Il decreto ammette scambi solo in circostanze eccezionali e fissa tariffe calcolate sul valore assicurato che dovranno essere pagate dal museo che richiede il prestito.
Ma secondo il New York Times le regole mettono in crisi accordi bilaterali importanti come quello stipulato nel 2006 tra Metropolitan e ministero Beni Culturali: in cambio della restituzione di 21 opere d'arte contestate, il Met aveva ricevuto dal'Italia una serie di opere tra cui il Tesoro di Morgantina. "Cerchiamo soluzioni alternative da proporre al Met che siano di reciproco vantaggio per noi e per loro", ha replicato Mariarita Sgarlata, assessore regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana.
