Ospitalità e propensione all'accoglienza. Ecco i valori prioritari per il 75% dei turisti stranieri in visita nel Belpaese secondo l'Osservatorio socio-economico di Pagine Si!. L'Italia si conferma dunque un Paese aperto, in grado di attrarre flussi turistici anche per il valore aggiunto dei rapporti umani che gli operatori del settore costruiscono con i clienti.
Nello specifico, è proprio il sorriso del personale di accoglienza il ricordo più frequente che gli stranieri portano in valigia al rientro a casa (39%), seguito dalla disponibilità ad offrire informazioni e suggerimenti (27%), l'organizzazione dello staff (22%) ed infine le attività proposte per le città (11%). Giudizi meno lusinghieri, invece, se si analizza la capacità di parlare lingue straniere degli albergatori, guide turistiche e commercianti italiani. Solo il 32% del campione si è detto pienamente soddisfatto su questo punto.
Nella classifica dei ricordi migliori seguono i prezzi di alberghi e ristoranti (10%) i servizi offerti dalla città (8%), la presenza di spazi verdi e aree pedonali (5%). Si confermano, comunque, le due grandi attrattive italiane per gli stranieri: quasi appaiati il patrimonio storico/architettonico/artistico (34%) e l'enogastronomia (30%).
Tra gli strumenti scelti per pianificare il viaggio al primo posto si attestano agenzie di viaggio e portali turistici (39%). Non da poco il valore del passaparola, ovvero i giudizi di amici o conoscenti che hanno già visitato quei luoghi (28%).
Infine, gli stranieri lamentano alcuni disservizi, in primis gli orari troppo limitati nell'apertura di musei e siti archeologici (28%), il costo elevato dei biglietti d'ingresso (21%), la difficoltà ad acquistare on line ticket e prenotazioni d'accesso ai luoghi d'arte (18%).