venerdì, 22 Novembre 2024

In 5 anni 5 mln italiani in meno in vacanza: i dati di Fipe a Balnearia

Meno 5 milioni di turisti in 5 anni. Un milione in meno all'anno. Il dato emerge dai dati del Centro studi di Fipe-Confcommercio presentati a Balnearia, la fiera per il mercato della balneazione in corso a Carrara fino al 27 febbraio. "Le difficoltà del turismo estivo – ha commentato il vicepresidente vicario Fipe, Aldo Cursano – stanno assumendo dimensioni allarmanti, con un impatto preoccupante sulla tenuta del sistema imprenditoriale e dei livelli occupazionali".
"Più del calo delle presenze – gli fa eco Riccardo Borgo, presidente Sib, il sindacato dei balneari aderente a Fipe – ci preoccupa la riduzione della capacità di spesa dei clienti. Prima si usufruiva del ristorante e della tavola calda all'interno dello stabilimento; adesso i clienti tendono a utilizzare solo i servizi gratuiti e riducono il periodo di vacanza".   
Secondo i dati forniti, nel 2013 gli italiani hanno effettuato più di 63 milioni di viaggi con almeno un pernottamento a fronte dei 78.703.000 dell'anno precedente, facendo registrare una contrazione che sfiora il 19%. Meno pesante è stata invece la riduzione (10%) dei viaggi nel periodo fra luglio e settembre, che sono passati da 31.458.000 a 28.274.000.
Il trend negativo dei viaggi per vacanza degli italiani iniziato nel 2010 è peggiorato nel corso degli anni fino ad arrivare, con riferimento al solo periodo estivo, a -35,4% del 2013.
L'impatto sulle presenze è forte. Solo nell'ultima estate il calo è stato di 21 milioni di unità (da 309 milioni a 288 milioni).
Le località balneari confermano una naturale capacità attrattiva nei riguardi del turismo estivo sia nel caso di vacanze brevi che di vacanze lunghe. Nel 2013 in testa alla graduatoria delle destinazioni ci sono l'Emilia Romagna per le vacanze brevi e la Puglia per i soggiorni di quattro o più notti.
Quanto al turismo internazionale, i viaggi sono cresciuti, sempre in estate, del 3,9% mentre le presenze sono calate dell'1,4%.
Sul piano delle spese c'è stata una sostanziale tenuta, con un incremento nominale del 2,8% tra gennaio e novembre 2012 e gennaio e novembre 2013. Da segnalare che le spese del turismo internazionale durante l'estate rappresentano circa il 40% del totale annuo.

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