sabato, 23 Novembre 2024

Il Museo Fisogni riapre al pubblico con mostra su stazioni di servizio

Dopo 15 anni di chiusura, il 26 aprile riapre il Museo Fisogni. La sua collezione di 5.000 pezzi inerenti alle stazioni di servizio, tra cui targhe, compressori, oliatori, grafiche pubblicitarie, gadget, giochi e progetti fa rivivere tempi lontani agli appassionati di motori e antiquariato, ma non solo.

Fondato nel 1966 da Guido Fisogni, il Museo riapre i battenti proponendo ai propri visitatori oggetti unici raccolti e restaurati fedelmente, che rappresentano la storia delle stazioni di servizio dal 1892 al 1990. La  collezione  è  la  più  completa  al  mondo  tanto  che nel  2001  è  stata  insignita  del  certificato Guinness World Records.

“Tutti gli oggetti della mia collezione hanno delle peculiarità che  li  rende unici – afferma Guido Fisogni – Tra i tanti posso citare il più curioso che è sicuramente la bombola del gas Petrogaz che si apre e diventa un portabicchieri e bottiglie. I più pregiati invece sono il pezzo ‘benzina pura’- disegnato dall’architetto Piacentini per Mussolini in  stile  littorio. A questi aggiungo anche il caricatore di accendini Agip trovato una sola volta in quarant’anni di ricerche. Se parliamo di storia della grafica posso citare le latta Fiat con l’ominocon le  mani e i piedi nelle latte di Nizzoli e la  targa Pirelli di Codognato con il bambino  sulla  bicicletta”, conclude Fisogni.

Con questa collezione il Museo Fisogni è parte del network ‘Triennale di Milano – Triennale Design Museum’.

Domenica 26 aprile alle 16 il Museo riaprirà i battenti in una nuova location (via Giacomo Bianchi 23 – Tradate VA) con una superficie espositiva interna di 400mq e un cortile interno di 500mq, immersa in un giardino secolare di 15.000mq.

All’inaugurazione saranno presenti auto e moto d’epoca che contestualizzeranno i pezzi più importanti del museo. Il  Museo resterà aperto al pubblico fino al  31 ottobre 2015, per poi  rispettare la chiusura invernale, l’entrata è gratuita con offerta libera. www.museo-fisogni.org 

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