Sullo sfondo di una nuova guerra fredda con l’Occidente, la Russia invita i suoi cittadini a trascorrere le vacanze dentro i confini proponendo nuovi itinerari, sconti e agevolazioni fiscali per chi sceglie di fare le ‘ferie in casa’.
Lo slogan “Viaggiate in Russia!” è stato lanciato con numerosi maxi cartelloni pubblicitari che coprono le pareti di interi condomini della capitale o riempiono aeroporti e stazioni del Paese. Ai viaggiatori russi l’agenzia federale per il turismo, insieme alla società militare storica russa, offre 105 nuovi itinerari in varie regioni del Paese, in gran parte legati alle vicende belliche.
Ma è la penisola sul Mar Nero una delle mete più gettonate, anche per i prezzi stracciati: grandi operatori come Intourist offrono per la prima metà di giugno una settimana tutto compreso in un hotel a tre stelle a partire da 8000 rubli (142 euro), mentre Biblioglobus propone case-vacanza vicino a Sochi per 11 mila rubli (196 euro) a settimana.
Al turismo autarchico contribuisce anche la forte svalutazione del rublo che penalizza le ferie all’estero. Intanto, la Duma intende inoltre approvare un progetto di legge che consente di detrarre l’Iva (al 18%) agli enti statali e privati che pagano le spese di trasporto e soggiorno ai propri dipendenti in luoghi di villeggiatura russi.
