Il Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce, si prepara a ospitare Michelangelo Pistoletto. Dal 5 giugno al 27 settembre, tra le sale e gli spazi dell’antico maniero, sarà possibile ammirare le opere di uno dei più vivaci e prolifici artisti internazionali. La mostra (che sarà inaugurata giovedì 4 giugno alle 19) è curata da Manuela Gandini e prodotta dall’agenzia di comunicazione Orione – che gestisce il Castello – con la direzione artistica dell’architetto Raffaella Zizzari.
Michelangelo Pistoletto, pittore e scultore, esponente della pop art, animatore e protagonista del movimento dell’arte povera, autore negli anni sessanta e settanta dei Quadri specchianti e degli Oggetti in meno, nel 1998 fonda Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella, luogo di interazione tra l’arte, l’educazione, l’industria e la società.
Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l’artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso.
Il simbolo, il Nuovo Segno di Infinito, è costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. Nel 2007 Pistoletto riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel dicembre 2012, capovolgendo la visione negativa della profezia Maya, si fa promotore di Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, realizzando il Terzo Paradiso contemporaneamente in oltre 70 paesi del mondo.
Nel 2013, da aprile a settembre, è protagonista al Museo del Louvre di Parigi con la sua personale: ‘Michelangelo Pistoletto, année un – le paradis sur terre’. Nello stesso anno, l’artista riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura per mano dell’Imperatore. L’artista è impegnato, sin dagli esordi, nell’elaborazione di un’arte socialmente impegnata, attiva e dinamica.
Nel castello gallipolino si prevedono tre grandi installazioni site-specific, che stimoleranno simbolicamente lo spazio di relazione tra le persone e la storia, riconnettendo il passato al presente. Il maestro proporrà il Terzo Paradiso nella Piazza d’Armi con al centro un grande ceppo di ulivo ultrasecolare dentro al quale verrà piantato il germoglio di un nuovo ulivo. Nella sala circolare installerà un Labirinto, con il tavolo specchiante ‘LoveDifference’, a forma di Mar Mediterraneo circondato da sedie provenienti dalle culture che si affacciano al Mare Nostrum.
In un’altra sala espositiva vi saranno dei lavori storici specchianti, frutto di originali soluzioni artistiche, sperimentate sin dagli anni settanta, attraverso l’impiego di numerosi materiali e tecniche, con l’intento di coinvolgere attivamente lo spettatore all’interno della sua opera.