Per i londinesi il weekend del Bank Holiday sarà all’insegna del made in Sicily. Catania infatti vola nella capitale inglese il 29 e 30 agosto con il Pop up maket che porterà colori, sapori e tradizioni siciliane a Bishop Square a Spitalfields, il più glamour mercato londinese dove passano 50 mila visitatori al giorno.
Il Pop up market, dunque, trasformerà Bishop Square in un tipico mercatino siciliano esponendo il meglio dell’Isola, tra abiti vintage, design, creazioni originali, bijoux fatti a mano, accessori e complementi d’arredo nella filosofia dell’handmade, ma anche musica, moda e arte. Ovviamente non mancherà un angolo dedicato al food&wine.
“Dagli ultimi dati raccolti – commenta il sindaco di Catania Enzo Bianco – è sempre più evidente che la maniera tradizionale di reperire turisti rappresenta ormai soltanto una quota del processo di attrazione dei visitatori. Per questo riteniamo importante utilizzare anche queste formule, originali e innovative, per far conoscere la nostra città. Questa Catania gioiosa che ci piace e vogliamo promuovere ora sbarca a Londra”.
“Il Pop up market – aggiunge l’assessore alle Attività produttive Angela Mazzola – ha messo a disposizione del Comune uno spazio per la promozione del nostro territorio, proseguendo una collaborazione cominciata a Catania nell’ottobre dello scorso anno e che in trenta edizioni è stata premiata con oltre centomila visitatori contribuendo a rigenerare alcuni quartieri catanesi”.
Nel corner dedicato a Catania, ha spiegato Livio Gigliuto, consulente per il marketing territoriale del sindaco Enzo Bianco, ci saranno le foto della città scattate su Instagram e materiale promozionale, prima di tutto in inglese, puntato in particolare sul turismo giovanile.
“In questo spazio – sottolinea l’assessore al Turismo Orazio Licandro – proporremo quello che abbiamo definito il ‘pittoresco 2.0′, che rappresenta, a quanto emerso da analisi condotte sul web, una delle maggiori attrattive turistiche di Catania e che spinge molti turisti londinesi a scegliere come meta la Sicilia piuttosto che la Spagna”.
