venerdì, 22 Novembre 2024

A San Severino Marche, dopo il sisma, riapre la pinacoteca civica

La Pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” di San Severino Marche, chiusa in seguito alle scosse telluriche di ottobre, dopo i sopralluoghi Aedes della Protezione civile, è stata dichiarata agibile ed ha riaperto i battenti al pubblico. La struttura è dedicata al gesuita Pietro Tacchi Venturi, uno studioso sanseverinate di storia delle religioni i cui eredi donarono alla città parte del loro Palazzo.

La Pinacoteca è uno scrigno d’arte nel cuore degli Appennini. Vi sono conservati i polittici di Vittore Crivelli (1440-1502), Niccolò Alunno (1430-1502) e Paolo Veneziano, un altarolo di Lorenzo Salimbeni, con il fratello Jacopo maestro del Gotico fiorito, e alcuni dipinti di Lorenzo d’Alessandro (1462-1503). Fra le opere esposte, molte di proprietà della Curia arcivescovile, che le ha messe a disposizione della città, figurano un Cristo deposto del XIII secolo e la bellissima Madonna della Pace di Pinturicchio (1454-1513).Ma si possono ammirare anche la Madonna del Soccorso di Bernardino di Mariotto, oltre ad esemplari di oreficeria sacra. Di grande interesse sono poi gli affreschi staccati da alcune chiese urbane e extraurbane del XIV secolo, che insieme alle opere dei fratelli Salimbeni, nati proprio a San Severino, costituiscono un’antologia della pittura locale tardogotica. Fino al 1974, la Pinacoteca era ospitata nella residenza comunale, successivamente è stata trasferita a Palazzo Tacchi Venturi, un edificio del XV secolo che incorpora una antica torre di vedetta.

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