venerdì, 20 Dicembre 2024

Sindacati taxi scrivono a Toninelli: tornare al rispetto delle regole 

I sindacati dei tassisti tornano sul piede di guerra e scrivono una lettera al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli invitando la politica al rispetto delle regole nel settore taxi.

“A seguito del recente incontro avvenuto tra rappresentanze sindacali del trasporto pubblico non di linea, Taxi ed Ncc, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 9 Novembre u.s., alla presenza del sottosegretario On. Michele Dell’Orco, ma soprattutto con l’avvicinarsi del termine temporale di scadenza della proroga relativa all’entrata in vigore della legge n.21/92, così come modificata dall’art. 29 1 quater, assistiamo amareggiati alle continue richieste di alcuni rappresentanti del mondo del noleggio di far slittare nuovamente la data di entrata in vigore di norme che hanno il compito di ripristinare regole, in un settore oramai in uno stato di completo degrado ed abbandono”, scrivono Ugl taxi, Fit Cisl, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Faisa Confail taxi, Unimpresa, Associazione Tutela Legale Taxi, Ati taxi, Associazione noleggiatori Anar.

“Oltre dieci anni di vacatio legis, nonché il sopraggiunto utilizzo incontrollato di piattaforme tecnologiche non regolamentate, hanno completamente devastato il settore, favorendo l’abusivismo e fornendo un indebito vantaggio competitivo solo al comparto del noleggio, a totale discapito del mondo dei taxi che, invece, di norme e regole da rispettare, come servizio pubblico, ne ha molte”.

Per i sindacati “l’approvazione dell’emendamento presentato dalla senatrice Linda Lanzillotta, con il quale si sono congelate le norme anti abusivismo per il comparto del noleggio, ha inoltre consentito ad Uber di salvarsi al Tribunale del Riesame, dalla causa intentata dai tassisti e che in primo grado era stata loro favorevole. Le regole sancite dalla legge n.21/92, che è bene ricordare, ha superato un giudizio in Corte di Giustizia Europea, nonché l’esame di una trentina di tribunali amministrativi e per ben sei volte il vaglio del Consiglio di Stato, devono essere semplicemente ripristinate, senza approvare ulteriori proroghe”.

Di qui l’appello al ministro: “Ripristiniamo il rispetto delle norme, dando certezze ad utenti ed operatori onesti: questo, gentile Ministro, sarebbe già un bel cambiamento”.

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