giovedì, 19 Dicembre 2024

Il piccolo grande esodo per la Festa della Repubblica con tanta voglia d’Italia

Circa 13 milioni di italiani in viaggio per il ponte del 2 giugno, la maggioranza dei quali (87,4%) sceglierà di restare in Italia, secondo l’indagine previsionale della Federalberghi realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions. Mare, montagna, parchi, città d’arte e bellezze naturali le destinazioni prescelte, il più vicino possibile alla propria regione di appartenenza. Per coloro che invece andranno all’estero (12,6%) in pole position sono le grandi capitali europee ma anche il viaggio in crociera. In testa alla classifica, appare in evidenza uno straordinario e sano bisogno di relax, distrazione e divertimento, ovvero l’esigenza di godersi una vacanza in totale spensieratezza.

Nella scelta della tipologia della vacanza di questo ‘ponte’ le località marine saranno quelle prese letteralmente d’assalto. Il 44,5% sceglierà il mare, il 21,3% preferirà le città d’arte maggiori e minori, l’8,8% andrà in località di montagna. Un 5,4% ne approfitterà per una pausa in una località lacuale ed un 2,8% prediligerà una località termale e del benessere. L’alloggio vedrà un’affermazione della casa di parenti o amici con il 31,2% della domanda. Seguono la struttura alberghiera con il 23%, la casa di proprietà con il 15,2%, i bed & breakfast con il 14,8% e l’appartamento in affitto con il 3,8%. La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 447 euro di cui 389 euro per chi rimarrà in Italia e 856 euro per chi andrà oltre confine. La permanenza media si attesterà sulle 3,9 notti e ciò determinerà un giro d’affari turistico di circa 5,67 miliardi di euro. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (28,8%). Il viaggio e l’alloggio assorbono rispettivamente il 19,9% e il 16,7% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 17,3%. Tra chi non andrà in vacanza, il 34,1% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 24,6% per motivi familiari ed un altro 19,4% perché intende organizzare un viaggio in altro periodo.

“Dopo il periodo drammatico della pandemia, con l’angoscia del conflitto in Ucraina – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – la nostra gente ora ha voglia di evadere, di lasciarsi alle spalle la cupezza e il pessimismo che la diffusione del covid19 aveva generato negli animi di tutti. I nostri concittadini dimostrano sempre più di avere tanta voglia d’Italia – prosegue Bocca – Nella maggioranza dei casi, a vincere sarà il turismo di prossimità e l’albergo torna ad essere visto come un porto sicuro, questo anche grazie allo scrupolo ed alla meticolosità con cui nelle nostre imprese abbiamo applicato i protocolli sanitari. A sceglierlo come luogo del proprio soggiorno sarà il 23% degli intervistati, ottenendo il secondo posto rispetto alla casa di parenti o amici (31,2%). Sono sempre meno gli italiani che decideranno di restare a casa per paura del contagio – rivela Bocca – Questo è il segno che siamo sulla via della guarigione in tutti i sensi, e che il panico causato dalla pandemia anche a livello psicologico probabilmente sta rientrando del tutto. Resta il dramma di coloro che non partiranno per problemi economici (34%) – conclude il presidente di Federalberghi – L’impegno deve essere ecumenico. Noi faremo la nostra parte, ma politica e istituzioni dovranno tenere conto del fatto che la vacanza è un bene primario per tutti”.

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