venerdì, 20 Dicembre 2024

Sindacati taxi: utenti scelgono noi, Uber fa solo propaganda

“In Italia le app e i radiotaxi continuano ad essere preferite dagli utenti italiani. È importante evidenziare che, se consideriamo esclusivamente i clientiserviti tramite le app, i dati dimostrano che le corse gestite dalle app nazionali superano ampiamente quelle offerte da multinazionali straniere. Questo sottolinea la forza e l’efficacia del nostro settore nel rispondere alle esigenze e la tutela della clientela italiana”. Lo dicono Acai Taxi, Claai, Fast Confsal Taxi, Federtaxi-Cisal, Tam, Satam Ugl-Taxi, Unimpresa, Uritaxi, Uti e Unica Cgil che replicano alla nota diramata a un anno dalla partnership storica tra Uber e It Taxi (vedi news).

“Città come Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Prato, Roma, Torino, Trento, Trieste, Verona, Vicenza e molte altre ancora, hanno beneficiato delle tecnologie messe a disposizione dai tassisti italiani, consentendo a un vasto numero di cittadini e turisti di usufruire di un trasporto affidabile e conveniente – spiegano – È importante sottolineare che tali servizi non si limitano ai clienti ‘tecnologici’, ma sono pensati per soddisfare le esigenze di tutte le persone, compresi coloro che preferiscono ancora l’utilizzo dei servizi telefonici e che potrebbero essere meno avvezzi alla digitalizzazione, come gli anziani o i disabili. Le app dei radiotaxi e i servizi offerti dai tassisti italiani rispettano rigorosamente le norme del servizio pubblico e le tariffe amministrate, garantendo un’esperienza sicura e conveniente per gli utenti – sottolineano – Inoltre, grazie a questa infrastruttura, un considerevole numero di collaboratori sono impiegati nei centralini, nei reparti amministrativi e nell’allestimento dei taxi, contribuendo così all’occupazione e al sostegno dell’economia nazionale. È motivo di orgoglio poter affermare che il nostro settore ha contribuito a sostenere una cultura del lavoro che non trasferisce la tecnologia e le opportunità lavorative dalle mani dei professionisti del settore a multinazionali straniere o società di capitali nazionali. Mantenendo il controllo delle nostre risorse e delle nostre tecnologie, siamo in grado di preservare la nostra identità e sostenere l’erario nazionale”, concludono le sigle dei sindacati dei taxi.

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