Oltre 150 voli cancellati e numerosi ritardi all’aeroporto di Haneda-Tokyo già nella mattina di giovedì, il primo giorno lavorativo del nuovo anno in Giappone, che ha coinvolto più di 34mila persone, a seguito della sciagura avvenuta tra l’Airbus-350 della Japan Airlines (Jal) e l’aereo della Guardia costiera (Jcg), che ha provocato 5 morti.
Nel frattempo va avanti l’inchiesta per stabilire le cause dell’incidente. Il pilota del volo Jal ha riferito che non ha notato la presenza dell’aereo militare in fase di avvicinamento alla pista, né i dati di controllo mostrano un tentativo di interruzione della procedura di atterraggio da parte del comandante. I tabulati confermano inoltre l’ordine dei controllori all’aereo Jcg di rimanere nel punto di attesa, a differenza di quanto ha affermato dal comandante dell’aereo, unico sopravvissuto sul velivolo militare.
In base ai resoconti dei passeggeri, dal momento in cui i due aerei sono entrati in rotta di collisione all’equipaggio della Jal sono occorsi 18 minuti per far scendere tutti i 367 passeggeri dal velivolo e assicurarsi che fossero tutti al sicuro. Un’evacuazione definita da manuale e ai limiti del “miracoloso” dagli esperti dell’aviazione civile. Jal ha dichiarato che registrerà una perdita di 15 miliardi di yen (95 milioni di euro) a livello operativo a causa della distruzione dell’aereo, anche se il danno sarà coperto dall’assicurazione.
Intanto, gli operai giapponesi hanno iniziato a ripulire i rottami bruciati dell’aereo passeggeri. Riprese televisive da Haneda, uno degli aeroporti più trafficati del mondo, mostrano macchinari con attrezzature da taglio segare le ali e la fusoliera carbonizzata del velivolo mentre gli aerei decollano e atterrano su piste adiacenti. Un portavoce della guardia costiera giapponese ha detto che sono in corso anche lavori di sgombero per rimuovere i resti dell’altro aereo, che era diretto a fornire aiuti al Giappone centrale colpito dal terremoto.
