domenica, 24 Novembre 2024

Concessioni demaniali, Federturismo ospita tavolo di confronto

Iniziativa dell’europarlamentare Lara Comi per trovare soluzione normativa adeguata

Tavolo tecnico sul demanio marittimo oggi nella sede nazionale di Confindustria promosso dall'europarlamentare Lara Comi, vice presidente della Commissione Mercato Interno e Protezione dei Consumatori presso la Comunità Europea.
"Non sono qui per bastonare – ha spiegato Comi – ma per avviare con la categoria un filo diretto volto all'individuazione di una soluzione normativa che sia in linea con il diritto comunitario. So quanto gli operatori hanno investito sulle spiagge in tutti questi anni. Per questo, in assenza oggi della possibilità di rinnovo automatico del titolo, sono in procinto di presentare in Commissione un emendamento relativo alla proposta di istituzione di un riconoscimento europeo della professionalità acquisita dagli operatori del comparto turistico balneare. Di pari passo – ha aggiunto – continuerà il confronto tra operatori e istituzioni e rafforzerò l'attenzione europea sul tema attraverso il working group "on the beach"che ho istituito presso l'Ue".
Dai lavori assembleari di oggi sono uscite indicazioni utili e puntuali. Dalla rappresentanza ministeriale è pervenuta l'indicazione di chiudere prioritariamente l'infrazione, ai fini della formalizzazione della proroga al 2015 di tutti i titoli concessori attualmente in essere.
"Abbiamo preso atto di quanto ci è stato suggerito dai ministeri coinvolti e dal coordinatore per il Turismo in seno alla Conferenza Stato Regioni, Mauro Di Dalmazio – ha sottolineato Renato Papagni, presidente Assobalneari – e con i colleghi del Sib, Cna, Fiba e Oasi abbiamo deciso di dare continuità al lavoro di concertazione avviato con il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto; chiudere immediatamente l'infrazione comunitaria; approfondire, nel mentre, sia in Conferenza Stato Regioni che in Europa, con il supporto di Lara Comi, l'analisi degli elementi contenuti nella proposta unitaria che le associazioni di categoria hanno presentato, al fine di non correre il rischio di un'ennesima censura da parte della Commissione Europea; solo dopo la chiusura dell'infrazione, procedere alla formalizzazione della nuova normativa sul demanio marittimo, mediante apposita legge quadro approvata in Conferenza Stato Regioni".

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