sabato, 23 Novembre 2024

Federturismo-Ciset: ok arrivi stranieri ma italiani viaggiano meno

Indagine tra gli operatori sulle previsioni per l’andamento della stagione invernale 2012

Tiene il turismo straniero, cala quello domestico, frenano i prezzi e diminuisce il fatturato. Queste le previsioni degli operatori del settore per il periodo novembre 2011-aprile 2012, emerse dalla ultima indagine congiunturale del Ciset in collaborazione con Federturismo-Confindustria e le associazioni di categoria aderenti, presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane. 
Secondo gli operatori intervistati, tra novembre 2011 e aprile 2012 gli arrivi stranieri dovrebbero rimanere pressoché invariati rispetto allo stesso semestre del 2010-2011 (+0,2%), così come le presenze (+0,5%). Diminuzione, invece, per gli arrivi ed i pernottamenti domestici (-1,5% e 1,7%, rispettivamente), così come per il fatturato totale (-1,6%), trainato dalla flessione della domanda italiana e della sua capacità di spesa.
E sono l'attuale congiuntura politica ed economica ed il rapporto qualità/prezzo dei servizi offerti a tenere banco come principali aspetti che governeranno l'andamento del mercato anche nell'inverno 2011-2012, soprattutto sul fronte del turismo italiano. Gli operatori che si attendono un aumento della domanda domestica ritengono che questo sarà determinato dalla minore disponibilità economica, che porterà gli italiani a scegliere vacanze brevi e vicine a casa mentre per i pessimisti il perdurare della crisi, unitamente alla scarsa competitività dell'offerta italiana, spingeranno gli a privilegiare mete estere più convenienti, grazie anche alle molteplici offerte presenti sul web.
Sul fronte della domanda estera, è stazionario l'andamento dei turisti provenienti da Francia, Regno Unito e Giappone rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a fronte di un leggero incremento della domanda tedesca e di una tendenziale flessione per quella statunitense.
Tra gli altri mercati segnalati dagli operatori, in aumento i flussi provenienti dall'Est Europa (soprattutto Russia, Polonia e Repubblica Ceca), dal Benelux, dalla Svizzera e dal Nord Europa, mentre dal lato extraeuropeo in forte crescita la domanda proveniente dal mercato cinese e da tutta l'area asiatica, così come dal Canada, dal Brasile e dai Paesi arabi.   

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