Alla Fitur di Madrid, dal 18 al 22 gennaio, vogliono essere presenti anche i salafiti, emersi come seconda forza politica alle elezioni in Egitto, ma il governo egiziano si oppone, temendo l'imposizione di un modello di turismo ispirato all'ideologia integralista. Secondo El Mundo, Mohamed Nur, il portavoce del partito salafita Al Nur, intende guidare la delegazione egiziana alla fiera spagnola e si è detto disposto a dare conferenze nelle università spagnole per rispondere alle domande sull'ideologia salafita, su quale sarà il futuro delle relazioni economiche fra Egitto e i paesi europei e Israele, ma anche su come si pensa di applicare la 'sharia', la legge coranica, a settori come quello del turismo.
Da parte sua, il ministro egiziano al Turismo, Munir Fajiri Sbdelnur, ha smentito categoricamente la partecipazione di Al Nur alla delegazione che sarà presente a Madrid. "Vi prenderanno parte il ministro, il suo segretario e varie imprese egiziane del settore che esporranno alla fiera", ha assicurato a El Mundo spiegando che i rappresentanti del partito salafita "possono andare a Fitur come visitatori, ma non come membri della delegazione ufficiale".
Sullo sfondo della disputa, due visioni distinte su come rilanciare il settore in Egitto. I salafiti propongono di applicare la 'sharia' al turismo, che comporterebbe spiagge private per i turisti, in maniera da evitare contatti con la popolazione locale. Il che comporterebbe anche una nuova pianificazione dei complessi turistici egiziani