"Un tragico, apparentemente incomprensibile errore umano è all'origine del disastro della Costa Concordia ed è certo che ogni sforzo debba essere fatto per garantire il rispetto di norme e procedure esistenti, che possono ampiamente tutelare la sicurezza e i preziosi e delicati ecosistemi del Mediterraneo": lo afferma in una nota il ministro per il Turismo Piero Gnudi.
Il ministro giudica "inconcepibile" che una simile tragedia sia avvenuta "in una delle modalità di trasporto turistico più sicure, ma non dobbiamo dimenticare – sottolinea – che le crociere rappresentano una voce importante dell'economia del turismo italiano, un'attività grazie alla quale, nel solo 2010, quasi 10 milioni di passeggeri sono transitati attraverso i porti italiani".
Gnudi manifesta il proprio cordoglio per le vittime del naufragio ed "esprime un sentito ringraziamento per tutti coloro che – inclusa la straordinaria popolazione dell'isola del Giglio e di Porto Santo Stefano – dalla tarda serata di venerdì scorso stanno contribuendo alle difficili e rischiose operazioni di ricerca, soccorso e messa in sicurezza della nave".
