Dopo una stagione invernale per lo più negativa su gran parte dell'arco alpino e dolomitico italiano, l'Osservatorio della Montagna, sentiti gli operatori, fa il punto sulla stagione estiva 2012 appena iniziata. Certamente il quadro economico e finanziario nazionale, ma anche internazionale, non favorisce la spesa e la durata della vacanza, basti pensare che dall'ultima indagine Trademark Italia-Ipsos, "Dove vanno in vacanza gli italiani", risulta che meno italiani faranno vacanze quest'estate. E così quasi tutte le località alpine si troveranno ad affrontare una stagione punteggiata di segni meno sia in termini di presenze che di ricavi.
Secondo il 65% degli operatori turistici intervistati, la performance stagionale sarà sostanzialmente negativa con giugno che ha già fatto registrare risultati molto negativi su tutto l'arco alpino e dolomitico. I più pessimisti sono gli operatori di Veneto, Friuli e Lombardia; i più ottimisti sono quelli del Trentino, quasi equamente divisi tra chi si aspetta una diminuzione e chi si attende stabilità. Un manipolo di ottimisti (4-5%) parla addirittura una crescita. L'Alto Adige, per la prima volta, affronterà un'estate difficile con solo il 31% che considera probabile "la stabilità" dei numeri rispetto al 2011. Qui la qualità dell'offerta alberghiera incontra la domanda turistica centro-europea e offre numerose opportunità di intrattenimento gastronomico e svago sportivo per gli italiani.
Altro elemento che emerge con chiarezza è lo spostamento dell'attenzione dei turisti sul prezzo. Se fino alla scorsa stagione, e ancora di più se si va indietro negli anni, i turisti prestavano grande attenzione ai servizi legati al benessere, all'offerta ristorativa, alla flessibilità di orari, adesso sono concentrati quasi esclusivamente sulle opportunità di risparmio: le tariffe sono al primo posto (lo segnala addirittura il 91,3% dei rispondenti) e i fedelissimi che tornano allo stesso albergo, appartamento, residence, optano per soggiorni brevi e weekend (71,6%). Inoltre, anche i più abbienti sono particolarmente sensibile ad offerte e sconti speciali (48,8%).
Quanto alla propensione alla spesa dei loro clienti, gli operatori non hanno dubbi nel rispondere che "nella maggior parte dei casi anche i turisti fedeli e repeater cercheranno di ridurre la spesa media".