I balneatori di Abruzzo, Molise, Emilia Romagna e Marche aderenti a Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio hanno manifestato contro la direttiva europea ‘Bolkestein' e la scelta del governo italiano di non tutelare gli stabilimenti balneari come ‘tipicità italiana', al pari di tassisti, commercianti ambulanti e rifugi d'alta quota. A rischio circa 800 imprese in Abruzzo, titolari di concessioni demaniali che potrebbero essere messe all'asta. Per la Sib, c'è un tentativo di affidare le spiagge al grande capitale finanziario e alla grande distribuzione.