“Dobbiamo trovare il giusto rapporto tra L'Aquila e il Gran Sasso, sono due realtà strettamente congiunte. L'Aquila è indubbiamente una città 'diffusa' e non deve mai dimenticare questa sua storia e questa sua vocazione, tenendo presente che il terremoto ha amplificato lo spopolamento e con esso il degrado dei nostri territori". È quanto ha affermato Arturo Diaconale, presidente Parco nazionale del Gran Sasso, in un incontro a Roma dedicato alle montagne d'Abruzzo. Massimo Cialente, sindaco di L'Aquila, ha colto l'occasione per descrivere i suoi progetti per lo sviluppo del Gran Sasso e le caratteristiche peculiari del Piano d'Area.
"Già prima della creazione del Parco – ha detto – i veri 'custodi' della biodiversità del nostro territorio sono stati gli aquilani stessi. Il Piano d'area ci permetterà di recuperare 30 anni di ritardo, senza violare l'ambiente. Gli aquilani lo sanno e sostengono quest'iniziativa. Non voglio fare allarmismo ma se non si agisce subito sarò costretto a chiudere il Centro turistico, con tutto quello che ne consegue anche dal punto di vista occupazionale, visto che i dipendenti non potranno essere riassorbiti dall'Amministrazione o dalle altre aziende Su questa iniziativa ci metto la faccia: sarò il garante dell'equilibrio tra gli investimenti e la tutela dell'ambiente”.