domenica, 22 Dicembre 2024

Parcovie 2030, intesa tra 7 Regioni su territori legati alle transumanze

Rilanciare un turismo sostenibile con la creazione di ciclovie e cammini nelle aree interne e ottenere così il riconoscimento di patrimonio ‘materiale’ dell’umanità Unesco: sono gli obiettivi dell’accordo di partenariato, nell’ambito del progetto ‘Parcovie 2030’, denominato ‘Parchi, pastori, transumanze e Grandi Vie delle Civiltà’, sottoscritto dai presidenti di sette Consigli regionali, con l’Abruzzo capofila, all’interno del Programma delle terre rurali d’Europa nella programmazione europea Agenda 2030. A firmare l’accordo in videoconferenza i presidenti dei Consigli d’Abruzzo Lorenzo Sospiri, del Veneto Roberto Ciambetti – che è anche coordinatore della Coordinatore della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative (Calre) – delle Marche Dino Latini, del Molise Salvatore Micone, della Puglia Loredana Capone, del Piemonte Stefano Allasia e della Basilicata Carmine Cicala.
“Parcovie 2030 – ha detto Sospiri – è un progetto pilota cui speriamo si aggiungeranno altre regioni strategiche, come Lazio e Calabria. Nostro obiettivo è tracciare vie millenarie, collegare a questi percorsi tutti i giacimenti culturali, turistici, ambientali ed enogastronomici; disegnare, attraverso tratturi e vie della transumanza, la storia millenaria delle nostre regioni da nord a sud. Siamo convinti di trovare grande rispondenza nella programmazione dei fondi strutturali nazionali – ha aggiunto Sospiri – e di poter allargare il progetto alla collaborazione transnazionale, intrecciando le vie pecuniarie di nazioni come Francia, Albania e Grecia. Ringrazio i miei colleghi per averci permesso di essere regione capofila – ha commentato – dato che lo siamo stati in un precedente passaggio strategico, quando a Bogotà la Transumanza ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio immateriale Unesco. Chiaramente, potendo tracciare queste vie, ci candideremo anche al riconoscimento materiale Unesco. Faremo di questo grande percorso non solo la narrazione di millenni, ma tracceremo un nuovo paradigma di sviluppo di aree interne e borghi”.

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