martedì, 5 Novembre 2024

Matera, affidata fino a settembre la gestione delle chiese rupestri

Con le festività pasquali sono state riaperte al pubblico le chiese rupestri di Santa Barbara, Santa Maria de Armenis e il convicinio di Sant’Antonio a Matera. Intanto, nell’attesa di un bando di gara, l’amministrazione procede ancora una volta con l’affidamento diretto. Il provvedimento deliberato dalla Giunta il 24 marzo ha individuato le cooperative a cui affidare il servizio di gestione ‘in via temporanea e su basi gratuite’ fino al 30 settembre 2016.

Dopo 3 mesi di chiusura per presunti lavori di ristrutturazione, riaprono dunque 3 siti rupestri di grande pregio e valore artistico. La chiesa di Santa Barbara sarà gestita fino al 31 luglio dalla cooperativa sociale Quadrifoglio, dall’1 agosto al 30 Settembre alla cooperativa Maecenatis, dalla cooperativa Artezeta e dall’impresa individuale Culture Lucane. Il convicinio di Sant’Antonio e la chiesa di Santa Maria de Armeniis sono stati affidati fino al 31 luglio ad un partenariato composto da Confesercenti, associazione Cultura e turismo 2019 e associazione Resiliens Terra Musica Turismo Cultura; dal 1 al 31 aAgosto all’associazione culturale Itinerando; dall’1 al 30 settembre alla cooperativa sociale Oltre l’Arte.

I gestori dovranno offrire servizio di informazione, assistenza turistica, guida ed accompagnamento in italiano e in diverse lingue straniere. Tra le condizioni poste dall’amministrazione comunale rientra il prezzo del biglietto d’ingresso, pari a 5 euro per il convicinio e la chiesa di Santa Barbara e due euro per Santa Maria de Armenis, fermo l’ingresso gratuito per ragazzi under 18 accompagnati, per disabili ed accompagnatore, per forze dell’ordine, organi di stampa, ospiti dell’amministrazione e la riduzione del costo del 50% per gli studenti. L’incasso sarà destinato alla copertura degli oneri per interventi di manutenzione e conservazione dei siti stessi. 

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