venerdì, 29 Marzo 2024

In provincia di Potenza il turismo parla italiano

Resi i noti i risultati di una indagine Isnart

Italiano e ospite affezionato in cerca di relax: è l’identikit del turista che arriva in provincia di Potenza, elaborato dall’Isnart su indicazione della Camera di Commercio locale. Gli 830.000 turisti che soggiornano in provincia di Potenza portano entrate per 83,6 milioni di euro, di cui appena 9,7 dovuti al turismo internazionale e ben 19,3 al segmento che fruisce del territorio in alloggi privati. Chi sceglie il potentino è un turista abituale (4 su 10 hanno già visitato il territorio) e cerca prevalentemente natura e relax, ma quando è in loco fruisce appieno di offerte che vanno da quelle sportive a quelle culturali (mostre, musei, eventi) e dell’identità locale (come l’enogastronomia e l’artigianato). “La provincia di Potenza – si legge in una nota della Camera di Commercio – si caratterizza come un territorio che offre molto più di quanto nutra l’immaginario dei turisti e risponde abbastanza bene in termini di soddisfazione della domanda”.
Tra i bacini di provenienza italiani, si rileva il popolo dei grandi viaggiatori lombardi, campani e laziali, mentre sul fronte estero i flussi più significativi provengono da Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Il rapporto Isnart, dal titolo “La soddisfazione del cliente e le ricadute economiche del turismo”, è edito dall’Osservatorio Turistico della provincia di Potenza e realizzato a mezzo questionario somministrato a oltre 500 turisti presenti nel corso del 2008.
“Il nostro territorio – spiega il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte – coglie una certa quota di un turismo che più in generale sceglie l’Italia, senza però aver trovato una reale connotazione ed un posizionamento competitivo che, invece, le molte occasioni di attività svolte dai turisti sul territorio attestano come veri e propri asset per una destinazione turistica di successo Ciò può e deve farci riflettere in merito alle strategie da attuare per implementare i flussi da un punto di vista quantitativo e qualitativo”.

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