venerdì, 22 Novembre 2024

Basilicata avvia era del partenariato pubblico-privato

Presentati i Pacchetti integrati di innovazione turistica

Uno strumento innovativo destinato a cambiare la strategia del turismo in Basilicata. Sono i Piot (Pacchetti integrati di innovazione turistica), di cui la Giunta regionale ha approvato ieri l’Avviso pubblico, che renderà operativo un percorso di sviluppo fondato sul protagonismo dei privati, con il supporto del settore pubblico, diretto alla formazione di sistemi turistici maturi. “Continuando nella scia delle riforme normative, iniziata con la nuova definizione delle competenze dell’Apt fino all’elaborazione del Piano turistico regionale – ha spiegato il presidente della Regione, Vito De Filippo – si è giunti a una nuova concezione dello sviluppo turistico in cui il territorio diventa un riferimento importante. Le amministrazioni locali e gli imprenditori saranno nelle condizioni di costituire partnership, alleanze strategiche che possano consentire a un territorio sicuramente ricco di risorse come la Basilicata di entrare a tempo pieno nei circuiti turistici”. Accensione del motore affidata quindi ai partenariati privati-pubblici che si costituiranno nei territori e un grande ruolo propulsore è affidato all’iniziativa privata. “Anche se in questi anni – ha continuato De Filippo – il turismo in Basilicata ha registrato un trend positivo, in controtendenza con il dato italiano, ciò non toglie che il sistema debba essere implementato. Anche il turismo soggiace alle leggi del mercato e di una competizione sempre più forte. Perciò, la Basilicata, ricca di risorse, deve allestire le strategie più adeguate per poter concorrere con i territori limitrofi”. L’avviso pubblico sarà sostenuto con 80 milioni di euro derivanti da fondi Fesr e Fas, “risorse non esaustive, che non corrispondono a tutta la potenzialità che oggettivamente potremmo mettere in campo per il turismo – ha sottolineato il presidente – ma che incentiveranno interventi per la creazione di attrattori turistici e di nuove formule di ospitalità come, per esempio, i borghi-albergo nei nostri centri storici”.

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