venerdì, 22 Novembre 2024

Matera meta top di primavera per l’Osservatorio Confturismo-Piepoli

Oltre sei italiani su dieci non escludono di visitare una città d’arte durante la prossima primavera e la durata del soggiorno ideale sarebbe in media di 3,4 notti. Le mete più ambite saranno Firenze, Roma e Venezia, con l’inserimento in classifica di Matera, capitale europea della cultura, che si trova in quinta posizione. I più giovani sono interessati a scoprire le città d’arte passeggiando tra le vie delle città, mentre gli over 55 hanno maggiore propensione a visitare i musei e le chiese.

Nell’analisi relativa al prossimo trimestre il campione intervistato manifesta una grande “voglia d’Italia”: quasi otto italiani su dieci hanno come meta preferita destinazioni domestiche. Le regioni più ambite sono Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. I maggiori driver di attrazione per le prime regioni italiane sono musei, monumenti e mostre da un lato e l’enogastronomia dall’altro lato. A livello europeo le mete maggiormente desiderate sono Spagna, Francia, Regno Unito e Austria mentre, a livello extra-europeo, gli Stati Uniti rimangono fortemente attrattivi.

È quanto emerge dall’analisi effettuata da Confcommercio-Confturismo, insieme all’Istituto Piepoli, dell’indice mensile di fiducia del viaggiatore italiano che vede febbraio come un buon mese per il turismo. L’indice ha infatti raggiunto un valore pari a 65 punti, massimo storico per quanto riguarda il mese di febbraio e stabile rispetto al mese di gennaio mentre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, siamo decisamente al di sopra.

Nonostante il buon andamento dell’indice, a livello economico gli italiani continuano però ad avere dei dubbi. Il pessimismo circa l’economia è tornato su valori molto elevati. Il numero dei pessimisti supera infatti quello degli ottimisti di circa 18 punti percentuali.

Guardando al medio periodo, la situazione non è molto differente. Per i prossimi sei mesi il 36% degli italiani pensa che la situazione economica andrà peggiorando, contro il 21% di ottimisti.

 

 

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