Migliora la qualità delle acque balneabili in Calabria. Lo ha annunciato il direttore generale dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria), Vincenzo Mollace, illustrando i dati del primo trimestre 2009, e ricordando che a partire dal 2010, le normative prevederanno una maggiore responsabilità dei comuni sul monitoraggio della balneazione e della qualità delle acque marine. “E’ il caso – ha detto Mollace – della spazzatura che viene spiaggiata sulla costa tirrenica calabrese, che non proviene certo dal largo, ma è quella che noi stessi buttiamo a mare”. “L'Arpacal ha lavorato molto – ha aggiunto direttore scientifico, Antonio Scalzo – per fare in modo che la costa calabrese, estesa per oltre 700 chilometri, possa essere più balneabile. Tant'è che quest'anno vi è stata una conquista di ulteriori tratti di costa, da mettere a disposizione dei turisti, che ci portano, in termini percentuali, ad essere tra le regioni più balneabili d'Italia”. Nell’occasione, il direttore del dipartimento provinciale di Reggio Calabria, Angelo Elio Fatta, oltre a relazionare sulla situazione della costa reggina, ha smentito le voci, definite infondate, che in questi giorni hanno allarmato cittadini e turisti presenti nella città sullo Stretto.