“Nuove prospettive di sviluppo per il termalismo calabrese, un settore strategico il cui rilancio comporterebbe ricadute positive di notevole portata non soltanto per le aziende termali, ma anche per l'indotto territoriale. Alla Regione si lavora, infatti, per coordinare ed integrare il tradizionale profilo sanitario con la moderna richiesta di benessere, intesa come ricerca del miglioramento del complesso stato psicofisico dell'individuo. Ma ci sono anche in gioco la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali e dello sviluppo turistico dei patrimoni”. Sono le parole di Francesco Talarico, presidente del Consiglio regionale della Calabria, al termine di un incontro con i rappresentanti delle aziende termali calabresi sui problemi e le nuove possibilità del termalismo in Calabria. La delegazione Federterme ha esposto sofferenze e criticità del un comparto.
“Il bilancio della riunione – ha spiegato Talarico – è senz'altro positivo perché ha consentito di concordare un percorso che conduce alla valorizzazione del settore ed al suo riequilibrio gestionale”. Tra gli accordi la rivisitazione della legge regionale n.26 del 1984 e il sostegno a tutte le potenziali iniziative di un settore che può rappresentare uno strumento decisivo per lo sviluppo economico ed occupazionale della regione. “Tante infatti – ha aggiunto Talarico – sono le realtà termali calabresi degne di competere con ben più note stazioni di altre zone d'Italia.