martedì, 30 Aprile 2024

Metropolitana Stretto, i comunisti Italiani la contestano

Contestato il raddoppio dei costi per il passaggio da sponda a sponda

Un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica per contestare la nuova metropolitana del mare: lo hanno presentato a Reggio Calabria i Comunisti Italiani. Il servizio inaugurato da poco, è ritenuto troppo costoso e poco utile, rendendo ancora più difficili i collegamenti tra il porto di Messina e l'aeroporto di Reggio Calabria.
La denuncia è stata firmata dal segretario cittadino del Pdci Ivan Tripodi e intende far emergere, secondo Tripodi, "quei profili di rilevanza penale di tutta la scandalosa vicenda della Metromare. Quelli del Consorzio ci dovrebbero spiegare – ha spiegato l'esponente politico – come mai fino al 27 giugno il servizio svolto da Bluvia costava molto meno rispetto a quanto non è costato a partire dal giorno successivo, con l'aggravante di un congruo contributo da parte dello Stato. Insomma, la collettività paga due volte, prima tramite il governo e poi in biglietteria".
A conforto della sua denuncia, Tripodi porta dati effettivi: "La Magistratura ha il dovere di farci sapere cosa sta accadendo, perché se si pagava 4,5 euro senza contributo statale fino al 27 giugno, non è possibile che dal 28 giugno, con tutti i soldi in arrivo dallo Stato, circa 23 mila euro al giorno, si paghi 7 euro. Semmai il prezzo sarebbe dovuto scendere, non aumentare quasi raddoppiandosi".

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