giovedì, 19 Dicembre 2024

‘Fatti furbo’, albergatori Capri contro portali di prenotazione

Anche l’associazione degli albergatori dell’isola di Capri, guidata da Sergio Gargiulo, aderisce alla campagna ‘Fatti Furbo’  lanciata da Federalberghi contro Booking.

In una nota trasmessa agli albergatori capresi, Gargiulo informa che “dall’1 luglio 2015 è entrata in vigore la decisione del Garante della Concorrenza e del Mercato concernente le clausole contrattuali che limitano la possibilità di offrire, tramite i siti internet degli alberghi, prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti tramite il sito Booking.com. La decisione dell’Antitrust, seppur non condivisibile nella parte in cui lascia irrisolta la problematica della parity rate, ha sancito che chi viaggia in vacanza o per lavoro in Italia potrà beneficiare di una importante opportunità: in applicazione delle nuove regole gli alberghi, se contattati direttamente, potranno offrire condizioni migliori rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali”.  

“Allo stato attuale – ricorda Sergio Gargiulo – ogni albergo contratta e stipula accordi con queste società in modo autonomo e differente. Ciò produce sperequazione ai danni di alcune strutture che – per un motivo o per l’altro – hanno accettato condizioni meno favorevoli”.

La campagna ‘Fatti furbo’ punta ad invogliare i turisti a prenotare direttamente presso l’hotel e non attraverso i siti di intermediazione. L’obiettivo del presidente della Federalberghi Isola di Capri è sedere attorno allo stesso tavolo tutti gli albergatori capresi in modo da valutare proposte in merito a “nuove condizioni contrattuali che siano univoche, chiare per tutti e che possano garantire il rispetto dell’immagine e degli interessi legittimi di tutta la categoria alberghiera dell’isola di Capri”.

“Anche questo atteggiamento dei portali turistici, infatti, si inserisce in quella tendenza di operatori extra-capresi di sfruttare il nome ed il territorio della nostra isola producendo spesso danni per le nostre categorie produttive”, conclude Gargiulo.

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