A Napoli in mostra le sperimentazioni artistiche di Miró
10 Dicembre 2025, 11:30
Le sperimentazioni artistiche del pittore catalano, protagoniste della mostra Joan Miró: per poi arrivare all’anima alla basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli, si presentano tra le più interessanti attrazioni culturali e artistiche del periodo natalizio nel capoluogo campano.
La rassegna, che durerà sino a Pasqua 2026, è organizzata da Navigare srl, e curata da Achille Bonito Oliva con Vittoria Mainoldi. L’esposizione propone un viaggio attraverso la ricerca espressiva dell’artista di Barcellona, soffermandosi sul suo rapporto con la parola, la grafica e le diverse tecniche della stampa, con oltre 100 opere provenienti da collezioni private, tra litografie, acqueforti e acquetinte, realizzate tra il 1950 e il 1981.
“Una mostra nella quale viene esaltato la libertà espressiva del pittore catalano Joan Mirò. Un artista felicemente indeciso su tutto, con un linguaggio che non si ferma davanti a niente e a nessuno e che fonda una doppia valenza dell’artista: il nomadismo culturale e l’eclettismo stilistico – ha detto il curatore Achille Bonito Oliva – Mirò è un artista disinibito totalmente e costruttivo che, alla fine, ci lascia un linguaggio che resta nella storia perché frutto di una misura che lui riesce a dare alle forme che realizza”.
“Mirò lo possiamo definire un po’ un napoletano, dopotutto Barcellona è come Napoli – ha spiegato Bonito Oliva – l’artista, vivendo in una città che non ha perbenismo e non gioca sulla retorica della speranza, è instabile come un partenopeo. La sua è un’arte di grande elaborazione, frutto di una profonda analisi interna, non manda messaggi, esprime la sua visione che il pubblico deve interpretare, rielaborare e far sua”.
Tra le principali opere esposte, si distinguono le litografie a colori Centenario Mourlot (1953), riferimento fondamentale per la collaborazione tra Joan Miró e la storica stamperia Mourlot; Serie II, blu e rosso (1961), esempio della ricerca cromatica e gestuale di Miró negli anni Sessanta. Los vigias (Les guetteurs) (1964), opera di grande formato e impatto visivo; Midi le trèfle blanc (1968), acquaforte acquatinta a colori, rappresenta la sperimentazione di Miró con le tecniche incisorie, e Oda a Joan Miró (1973), omaggio all’artista e sintesi della sua poetica. Tra le numerose opere, anche riproduzioni di copertine di libri, cataloghi di mostre e copertine di LP illustrate da Joan Miró.
La rassegna, che gode del patrocinio del Comune di Napoli, del Consolato di Spagna e dell’Instituto Cervantes e della collaborazione di Lapis Museum, si svolge con l’approvazione delle opere da parte dell’Estate Joan Mirò. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì ore 9:30 – 19:30; sabato, domenica e festivi: 9:30 – 20:30. Costo biglietto intero: giorni feriali 13 euro; fine settimana e festivi 15 euro.