La recente visita del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ad AlUla ha consolidato il partenariato italo-saudita, per segnare una nuova era di cooperazione culturale tra Paesi e destinazioni, con una visione condivisa. Nel corso della visita, il presidente Meloni e la delegazione italiana hanno visitato alcuni dei luoghi di interesse culturale di AlUla, tra cui il sito di Hegra, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Negli ultimi anni la partnership italo-saudita si è sviluppata con molteplici iniziative, come l’accordo con Slow Food, il gemellaggio di AlUla con l’antica città di Matera e i legami con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), che ha realizzato un’affascinante mostra di reperti provenienti da diversi siti archeologici italiani, tra cui Pompei ed Ercolano, a Maraya, l’iconico edificio a specchi di AlUla disegnato dallo studio milanese Giò Forma, che ha realizzato anche l’hotel The Chedi Hegra.
“AlUla e Pompei sono, in un certo senso, partner fin dalla storia antica delle nostre civiltà. Stiamo rivitalizzando la nostra partnership per portare nel mondo nuovi modelli di conservazione, gestione e interpretazione del patrimonio antico. Entrambe le parti sono desiderose di collaborare sulla scena internazionale, mostrando una leadership ambiziosa nella promozione del turismo sostenibile. La nostra partnership con la Direzione generale Musei amplia la portata della nostra cooperazione e si configura con un approccio interdisciplinare e di costruzione della conoscenza. Con l’impegno comune di proteggere i tesori culturali per le generazioni future, lavoreremo insieme per progettare e creare nuovi beni, modelli ed esperienze culturali”, ha detto Abeer AlAkel, ACEO di RCU.
“La Direzione generale Musei accoglie con grande entusiasmo questa partnership strategica che testimonia l’ambizione e la capacità del Sistema Museale Nazionale di operare come un soggetto unico e coerente sul panorama internazionale. Come spesso sottolineato, i progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, per essere realmente efficaci, devono fondarsi su una rigorosa attività di ricerca e sull’ampliamento delle conoscenze. Questo protocollo, infatti, si basa sullo scambio e sulla condivisione di esperienze e competenze, elementi fondamentali per favorire un arricchimento reciproco. Ancora una volta, la cultura si rivela un ponte tra i popoli, consolidando il legame tra due Paesi accomunati dall’eredità di culture millenarie”, ha commentato Massimo Osanna, Direttore Generale della Direzione generale Musei.
“Pompei è sempre stata un laboratorio per l’archeologia del futuro. In questi anni, abbiamo iniziato a esplorare in modo più specifico il rapporto tra archeologia, agricoltura, sostenibilità, tradizioni locali e sviluppo sociale, culturale ed economico. Siamo felici di vedere che l’approccio innovativo di Pompei è apprezzato a livello internazionale e siamo molto contenti di avere in AlUla un partner straordinario con cui condividere e sviluppare nuove prospettive per la conservazione, la ricerca e l’accessibilità del patrimonio unico di questi siti e dei paesaggi culturali di cui fanno parte”, ha detto Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei.