Nei giorni scorsi gli scavi di Pompei hanno subito un ulteriore crollo: si tratta di uno stucco di rosso pompeiano sgretolatosi nella Regio V, Ins II, numero 14. Il danno è sotto gli occhi del pubblico che visita gli Scavi e si affaccia in un retrobottega in Via di Nola.
La città antica attende ancora l'arrivo di Giovanni Nistri, dg nominato da Massimo Bray, ministro per i Beni culturali, che non ancora giunto a Pompei. Ad effettuare il sopraluogo è stato il suo vice, Fabrizio Magani.
Intanto, sindacati, esperti e appassionati sollecitano le istituzioni affinché si spendano i 105 milioni di euro di fondi europei per salvare le antiche domus, molte delle quali prive di manutenzione da anni, e per aprire i 39 cantieri di restauro previsti dal progetto Grande Pompei. Finora ne sono stati aperti solo 5 ed è stato annunciato l'arrivo di 5 tecnici e 20 funzionari del Mibac destinati ad affiancare Nistri nella sua azione.
Nonostante ciò continua la preoccupazione per Pompei, soprattutto se si considera la sequenza di danni e crolli che hanno interessato uno dei siti archeologici più visitati del mondo.