Massimo Bray, ministro per i Beni Culturali, ha visitato la Reggia borbonica di Carditello, acquisita dal Mibact per 11 milioni e mezzo nell'asta giudiziaria del 9 gennaio scorso. Non si è trattato di un sopralluogo ma di un'occasione di contatto con le associazioni ed i sindaci della zona.
“Il ministero farà la propria parte – ha detto Bray – abbiamo già previsto di stanziare 3 milioni di euro per i primi restauri. A gestire in futuro l'ex complesso polifunzionale dei Borbone dovrebbe essere – ha annunciato – una Fondazione che comprenderà ‘tutti gli enti locali, il ministero dell'Ambiente ed il ministero dell'Agricoltura’. Carditello deve tornare ad essere un luogo di bellezza, un'azienda agricola ed un osservatorio per la bio-diversità. Credo che si possa fare un progetto che restituisca dignità a questo posto”.
Ma sulla Reggia si appuntano molte aspettative ed interessi. Il coordinamento di associazioni ‘Agenda 21’ punta a farne “la ‘città dell'ambiente, della mozzarella e dell'agricoltura di qualità’, un ‘centro ricerca di alta formazione’ ed anche – ha detto Raffaele Zito, presidente – ‘la città del Terzo settore’".
Ancora da valutare sono i costi per il restauro della Reggia, saccheggiata a più riprese.