La Soprintendenza Archeologica di Pompei sta fornendo al Mibact indicazioni sulla organizzazione di una riapertura del sito archeologico con ‘percorsi sicuri’, che possano essere organizzati in funzione di nuovi tour finalizzati al distanziamento sociale richiesto dall’epidemia da Coronavirus. Sarà il Mibact a dire l’ultima parola e ad annunciare quali saranno le date eventuali di riapertura e a quali condizioni. A soffrirne sono le guide turistiche che non prevedono a breve il ritorno dei flussi di stranieri, con i quali lavoravano tutto l’anno, come anche i gruppi di anziani dal Nord Italia e le scolaresche.
“Il ministero delle Attività produttive non può pensare ora di poter trarre profitto dalla cultura, che in questo momento storico dovrà invece svolgere un ruolo sociale. Si dovranno prevedere incentivi e gratuità per movimentare nuovamente le famiglie che, se riusciranno a vincere la paura di muoversi da casa, dovranno poi fare i conti con un’offerta dimezzata e non saranno disponibili a pagare un prezzo pieno per un tour nei siti archeologici incompleto. Tuttavia, bisogna far circolare di nuovo la moneta. Intorno ai nostri monumenti c’è un’economia che abbiamo tutti il dovere di aiutare a non soccombere”, ha detto Ettore Cucari, presidente regionale della Fiavet.