Sarà la Cina la protagonista della 22^ Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in programma dal 14 al 17 novembre a Paestum. La Borsa, dedicata al patrimonio archeologico, accoglierà, una delegazione culturale cinese che vanta direttori di parchi archeologici e musei, istituti di archeologia e conservazione e accademici di architettura e pianificazione del paesaggio di fama mondiale.
In tutto, una delegazione di 23 manager coordinati dall’Icomos China, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, organo consultivo dell’Unesco, organizzazione internazionale non-governativa impegnata a promuovere la conservazione, la protezione, l’uso e la valorizzazione del patrimonio culturale mondiale. Tra gli organismi cinesi presenti al Salone, tre parchi archeologici e musei di cui due inseriti nella lista Unesco, l’antica città di Xanadu, leggendaria capitale dell’impero mongolo fatta edificare da Kublai Khan, e le rovine di Liangzhu, il sito che ha fatto perdere all’Italia il primato in cima alla Lista Unesco; due Istituti di Archeologia e Conservazione; tre Istituti di Architettura e Pianificazione Urbana; un Istituto di Tecnologie applicate ai Beni Culturali e un Istituto di Ricerca. Tra gli accademici di prestigio, sarà presente Liu Kecheng, che appartiene alla prima generazione di architetti contemporanei esperti in progettazione di musei, riqualificazione del patrimonio culturale.
La Borsa ospiterà quest’anno circa 100 espositori, di cui 25 provenienti da Paesi esteri. Obiettivo del salone è promuovere i siti e le destinazioni di richiamo archeologico, favorire la commercializzazione e contribuire alla destagionalizzazione, incrementando le opportunità economiche.