E adesso gli albergatori napoletani puntano sull’effetto Berlusconi per il rilancio del capoluogo campano dopo la promessa del leader del Pdl di tenere a Napoli la prima riunione del consiglio dei ministri. "Come incassi siamo a -30% – spiega il vicepresidente della sezione turismo di Confindustria Napoli, Antonio Lettera – l’alta stagione è ormai compromessa e anche il “Maggio dei monumenti” nasce sotto prospettive incerte. Le riunioni del governo qui possono riprodurre, soprattutto se si ripeteranno per alcuni mesi, l’effetto G7, anche se in proporzioni minori. Con il premier a Napoli aumenterà un' attenzione mediatica positiva e la crisi attuale, che ci costringerà il settore al taglio di numerosi contratti stagionali, è stata causata proprio dal tam-tam mediatico negativo dovuto alla crisi dei rifiuti".