E' il turismo il settore dell'economia che nei primi sei mesi del 2010, in provincia di Napoli, ha fatto registrare una maggiore diminuzione di posti di lavoro. Secondo i dati diffusi dall'Osservatorio economico della Camera di commercio, che ha analizzato l'attività di cento imprese dell'area metropolitana, solo il 5% delle aziende ha aumentato la forza lavoro, a fronte del 42% che ha diminuito il numero degli addetti. La contrazione ha colpito soprattutto le aziende con un numero di dipendenti tra i 10 e i 49, mentre, nella classifica per settori, turismo prima e poi commercio e industria manifatturiera, fanno registrare, in termini percentuali, la più sensibile emorragia di posti di lavoro. Esuberi che hanno portato a licenziamenti nel 54,5% dei casi, diminuzione delle ore lavorate nel 30,3% dei casi, ammortizzatori sociali (3%) e mobilità (3%).
Un situazione che trova la sua ragion d'essere, nel generale calo di fatturato che è pari al 74% e vede accusare le maggiori perdite alle piccole e medie imprese, con i settori del turismo, del commercio e dell'artigianato con le maggiori performance negative.