Un protocollo per far rivivere la rosa di Paestum
Si vogliono ricostruire i roseti che nell'antichità abbellivano la città
23 Novembre 2009, 10:40
È partita la caccia all’essenza della rosa di Paestum, svanita, apparentemente senza lasciare traccia, alla fine dell'età classica. Cantata da poeti come Virgilio e Properzio, l'essenza della rosa di Paestum potrebbe infatti presto tornare a inebriare i tanti turisti italiani e stranieri che ogni anno visitano i templi di Paestum. Infatti, Amilcare Troiano, presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Maria Luisa Nava, soprintendente ai beni archeologici, hanno firmato un protocollo per dare ufficialmente il via al progetto per il recupero di una delle essenze più misteriose della storia. “Il protocollo d'intesa è solo il primo passo per la ricostruzione dei roseti che abbellivano la città di Paestum – spiega Troiano – Vogliamo tornare a godere della fragranza e del colore di quelle rose, ma è necessario un grande sforzo di ricerca. Non sarà facile – prosegue – Abbiamo tenui dettagli sull'essenza, e nulla ci dice che alla fine della ricerca otterremo il successo sperato. Avvieremo subito una indagine coinvolgendo direttamente i coltivatori di rosai. Speriamo di avere successo”. La rosa di Paestum, di colore rosso scuro e dalla fragranza inconfondibile, fu per secoli uno dei fiori più apprezzati dalle matrone romane.
Resta sempre
aggiornato sul mondo del turismo!
Registrati gratuitamente e scegli le newsletter che
preferisci: ultime news, segnalazioni degli utenti, notizie locali e trend di turismo. Personalizza la tua
informazione, direttamente via email.
Iscriviti
ora
seguici sui social