mercoledì, 13 Novembre 2024

Unesco, Napoli punta ad inglobare rione Sanità

Con il Piano Napoli diventa la 2^ città d’Italia a redigere un piano di gestione

Il Centro Storico di Napoli, Patrimonio mondiale dell'Unesco, sarà oggetto di un vasto piano di conservazione. I progetti di ristrutturazione e valorizzazione potrebbero inglobare anche il rione Sanità. L'ipotesi è stata annunciata in occasione della presentazione del Piano di gestione del centro Storico approvato dalla Giunta comunale e sarà successivamente presentata al Comitato per il patrimonio dell'Unesco. Con la realizzazione del Piano, già inoltrato al ministero dei Beni culturali e a Parigi, Napoli diventa la 2^ città d'Italia, dopo Firenze, a redigere un Piano di gestione, battendo Venezia sul filo di lana. Il centro storico partenopeo copre un'area di 720 ettari cui se ne potrebbero aggiungere altri 15 inserendo anche la Sanità. Il Piano ha ampliato anche la cosiddetta ‘zona tampone' che tocca Bagnoli, Coroglio, le zone collinari di Posillipo e del Vomero fino ai Colli Aminei. "Con oggi – ha detto Rosa Russo Iervolino, sindaco della città – abbiamo mantenuto l'impegno preso 1 anno fa con l'Unesco e abbiamo realizzato un lavoro che non solo mira a conservare, ma a valorizzare al massimo e a rendere fruibile il nostro immenso patrimonio". 4 gli assi di intervento: conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico e privato; sostegno di produzione, commercio e turismo; interventi per trasporti e infrastrutture; produzione della conoscenza. Il Piano sarà gestito dall'apposito Dipartimento ‘Centro storico-Patrimonio Unesco' e sarà diretto da un coordinatore nominato dal sindaco. Già nei prossimi mesi sarà bandito un nuovo progetto Sirena, da 10 milioni di euro, per i Quartieri spagnoli.

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