Meno posti a disposizione di chi è diretto verso Procida, sui traghetti della Caremar. Dal 1° luglio infatti, sui mezzi della compagnia di navigazione, è stata ridotta la capacità passeggeri dalle precedenti 1061 unità alle attuali a 690 e dal 1° novembre al 31 marzo 2010 si scenderà addirittura a 566 passeggeri. La disposizione arriva in base al Decreto Legislativo 45/2000 che, sulla scorta della Direttiva 98/18 dell’Unione Europea, stabilisce le misure relative alla sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare. In base alle quali gli attuali atolli di salvataggio a bordo dei traghetti della Caremar (Tetide, Quirino, Adeona, Triade, Fauno e Naiade) non sono idonei ad assicurarla.
Scontate le protesteb sull’isola: l’assessore Pasqualino Sabia attacca la compagnia: “E’ assurdo farsi precipitare addosso un dispositivo a cui si poteva e doveva ovviare in tempo. Le ragioni economiche addotte dalla Caremar e dalla società capogruppo Tirrenia per il mancato adeguamento non giustificano in alcun modo tale comportamento, anche in vista del passaggio della Caremar alla nuova società regionale Corema, la quale andrebbe così ad acquisire delle navi con dimezzata trasportabilità, a tutto vantaggio dell’armamento privato. Mi sentirò con i colleghi degli altri comuni isolani per vedere il da farsi”.