Limitare i danni: è l’imperativo degli operatori turistici sorrentini per il 2009. Per raggiungere questo obiettivo bisogna però cambiare qualcosa, soprattutto per non perdere larghe fette del mercato inglese e anche di quello americano che rappresentano una larga fetta degli arrivi sul territorio. In questa direzione va l’appello di Gino Acampora, direttore generale della Acampora Travel di Sorrento e agente Thomson. “Il mercato inglese rappresenta quasi l’80% delle presenze in penisola sorrentina – ha dichiarato – ed è ovvio che le maggiori preoccupazioni dovute alla crisi che affronteremo nel 2009, siano rivolte verso l’Inghilterra”. A conti fatti, il turista inglese, così come quello Usa, potrebbe essere costretto a pagare circa il 40% in più per la stessa vacanza di due anni fa e il 20% rispetto allo scorso anno. Acampora propone il taglio dei prezzi ma a una sola condizione: “Deve avvenire senza compromettere i servizi ma con la massima trasparenza e collaborazione. Se sbagliamo rischiamo di rovinare l’immagine della città e pregiudicare anche le vendite 2010”.