Stop addizionale per aeroporti con meno di 700mila pax


Per aumentare il flusso turistico negli aeroporti della regione Emilia-Romagna che abbiano registrato nell’anno 2024 un numero annuo di viaggiatori ‘inferiore a 700.000′, a decorrere dall’ 1 gennaio 2026, negli scali di Rimini, Forlì e Parma, “non si applica l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco”.

Conseguentemente ai comuni della regione Emilia-Romagna “afferenti agli scali aerei” non sono dovuti i trasferimenti e la regione provvede a “ristorare annualmente i comuni interessati”. Lo si legge nel testo della manovra che ha avuto l’ok dalla Commissione bilancio del Senato e messo a punto per l’Aula. Per effetto di questa disposizione la regione Emilia-Romagna “versa all’entrata del bilancio dello Stato, con oneri a carico della finanza regionale a decorrere dal 2026, entro il 30 aprile di ciascun anno, la somma di 1.912.300 euro annui”, viene spiegato.

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