Regione vuole legge sugli affitti brevi entro l’anno

L’Emilia-Romagna punta ad avere una legge regionale sugli affitti brevi turistici entro fine anno. È l’obiettivo con cui, a Bologna, è iniziato il percorso di confronto tra gli assessori regionali alla Casa e al Turismo, Giovanni Paglia e Roberta Frisoni, e tutte le realtà interessate: Comuni, associazioni di categoria, sindacati, proprietari, inquilini, host, piattaforme online, terzo settore e Università.

L’orientamento, spiega Paglia, è “fare una legge flessibile che rappresenti uno strumento nelle mani dei Comuni molto più che un elemento impositivo da parte della Regione”, quindi una legge che ciascun territorio possa declinare a seconda delle sue caratteristiche e finalità. “Ci possono essere territori, magari aree interne, montane o periferiche, dove l’opportunità degli affitti brevi crea qualche occasione di ricettività turistica che magari adesso sarebbe mancante – nota Frisoni – Mentre in altri questa tematica sta generando tensioni, a volte conflittualità, sicuramente sulle esigenze abitative, ma lungo la costa anche di concorrenza rispetto alla ricettività storica alberghiera”. Soprattutto sulle esigenze abitative, la Regione nota come ormai i valori delle locazioni si aggirino tra i 16,6 e i 19,2 euro al metro quadrato mensili a Bologna, Modena e in alcune località della Riviera.

La discussione con i portatori di interesse durerà tutta l’estate. Parallelamente partirà il cantiere tecnico di
scrittura della norma, col coinvolgimento degli uffici regionali. Per settembre, la Regione conta di avere la bozza da portare in Assemblea legislativa. Lì, sarà avviato l’iter legislativo e sarà possibile lavorare sulle proposte ulteriori delle categorie. Con la speranza di arrivare all’approvazione entro fine anno.

In sala, al confronto con gli esponenti della giunta, sono presenti tra gli altri la vicesindaca di Bologna Emily Clancy, l’assessore al Bilancio di Rimini Juri Magrini e i rappresentanti di Airbnb e Booking.