Federalberghi Bologna: il 2008 è un’incognita
Tre le aree di crisi: Imola, Porretta Terme e Corno alle Scale


Dopo un anno non particolarmente negativo, Federalberghi di Bologna si prepara ad affrontare un 2008 con molti punti di crisi. "Le presenze sono stabili Federalberghi di Bologna grazie all'incremento degli stranieri – ha detto il presidente Celso De Scrilli – anche se è calato il fatturato perché sono diminuiti i prezzi. Nel 2007 abbiamo, ad esempio, organizzato i campionati di danza sportiva: è stato un impegno da 580mila euro che ha portato 60mila presenze e, secondo una nostra stima, ha prodotto un indotto di otto milioni". Le aree di crisi, nella provincia di Bologna, sono tre: la prima è Imola, che da quando è chiuso l'autodromo ha perso moltissime presenze, la seconda è Porretta Terme, con la questione delle terme ancora in sospeso. Infine c'é il Corno alle Scale: la vicenda della chiusura temporanea degli impianti di risalita ha mandato in fumo le vacanze di Natale e una bella fetta di lavoro. Per questo gli albergatori sono tornati a chiedere una gestione pubblica degli impianti. Grande attenzione rimane poi dedicata alla fiera: è da qui che gli alberghi traggono il 30-40% del proprio lavoro. Per reggere la concorrenza e mantenere le posizioni di mercato Federalberghi pensa a iniziative mirate e voli low cost.

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