Proroga polizze catastali, operatori soddisfatti ma serve comparatore neutrale
15 Dicembre 2025, 11:10
Le associazioni di categoria accolgono con soddisfazione la proroga al 31 marzo 2026 dell’obbligo di stipula di polizze assicurative contro le calamità naturali ed eventi catastrofali per le piccole imprese turistico–ricettive, misura contenuta nel decreto Milleproroghe approvato in Consiglio dei Ministri.
“Si tratta di un provvedimento significativo – sottolinea la presidente di Federturismo Marina Lalli – che risponde a una richiesta portata avanti da tempo dalla nostra Federazione, con l’obiettivo di tutelare un settore particolarmente esposto agli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi. Ringraziamo il ministro del Turismo Daniela Santanchè per l’attenzione dimostrata verso le esigenze delle imprese del comparto. La proroga offre al settore un tempo prezioso per organizzarsi, acquisire consapevolezza sui nuovi obblighi assicurativi e individuare soluzioni coerenti con le specificità territoriali”.
“Confidiamo che il termine più ampio che viene al momento prefigurato (31 marzo 2026 anziché 31 dicembre 2025) – sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca che ringrazia comunque il ministro Santanchè – sia sufficiente per la realizzazione del portale informatico previsto dalla legge al fine di consentire un effettivo confronto tra i costi delle coperture assicurative, al pari di quanto accade per le polizze di responsabilità civile automobilistica. La mancanza di tale strumento – ha aggiunto Bocca – lede il diritto delle imprese a disporre degli elementi necessari per scegliere in modo consapevole la soluzione assicurativa più idonea e sostenibile rispetto alle proprie esigenze, diritto di comparazione che costituisce uno dei capisaldi su cui è basato lo spirito della norma. Inoltre, l’indisponibilità di un preventivatore pubblico neutrale costituisce anche una barriera alla concorrenza nel mercato assicurativo, che genera costi aggiuntivi per il sistema delle imprese, come dimostra la babele di offerte attualmente disponibili sul mercato, tra le quali le strutture turistico ricettive – in specie se di piccole dimensioni – stentano ad orientarsi”.
Il Centro studi Federalberghi ha chiesto a un broker e a quattro compagnie di primaria importanza di formulare dei preventivi riferiti a casi reali, fornendo a tutti e cinque gli interlocutori gli stessi dati. Le risposte ricevute confermano quanto sia gravoso il costo delle polizze e mettono in luce la confusione che impera sul mercato. Oltre alle tariffe salate, tutt’altro che irrisorie per una piccola impresa, si registrano incomprensibili differenze tra le proposte che le varie compagnie formulano per il medesimo albergo, con casi limite in cui la differenza tra l’offerta più bassa e quella più alta è superiore al mille per cento: allo stesso albergo (un hotel a 3 stelle con 67 camere), per la stessa polizza, una compagnia ha chiesto 10.624,45 euro e un’altra ne ha chiesti 136.879,51, con uno scarto pari al 1.188%).