sabato, 27 Aprile 2024

Monrif apre a Bologna apre l’Hotel Brun

Il nuovo Hotel Brun nasce dalla volontà di Monrif Hotels di ampliare la propria offerta con un prodotto e servizio ispirato al lifestyle, per raggiungere la clientela che frequenta abitualmente gli hotel di charme, nei quali vivere un’esperienza di alto livello, caratterizzata da una relazione stretta e al tempo stesso familiare con lo staff dell’hotel. Situato nel centro storico di Bologna, l’hotel è un unicum nel design e nelle scelte stilistiche e offre un’esperienza stimolante agli ospiti che desiderano immergersi nella cultura bolognese e nell’atmosfera del capoluogo emiliano.

“Il progetto Hotel Brun conferma gli obiettivi di sviluppo di EGA che ci vedono impegnati nell’implementazione di strutture perfettamente integrate nel contesto in cui sorgono e che, allo stesso tempo,  ne sono principale punto di riferimento – dice Nicola Foschini, Direttore Sviluppo e Operazioni di E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi – Applichiamo un modello gestionale che crea valore per tutti gli stakeholder, offrendo un’ospitalità che mette al centro la felicità del cliente e dei collaboratori. La nostra metodologia ci ha permesso di confermare obiettivi di crescita sia quantitativi, con un incremento del tasso di occupazione nell’ultimo anno del 18,5 per cento e con un passaggio dal terzo al primo posto vs il competitive-set  (fonte STR). I principali indicatori confermano il nostro trend positivo per il 2023: ADR +23%, EBITDA +24,4% vs l’anno scorso. A livello qualitativo abbiamo riscontrato anche un incremento del Reputation Performance Score (RPS), da 80 del 2022 a 83,43 (fonte Trust You), mentre sul fronte della Corporate Social Responsibility abbiamo attivato una collaborazione con l’associazione AGPD per l’inserimento di personale differentemente abile con contratto a tempo indeterminato”.

L’Hotel Brun nasce dalla ristrutturazione dello storico Hotel Novecento, con un progetto curato dall’architetto Marco Costanzi, elegante ma senza eccessi, che si è affidato esclusivamente a fornitori di prodotti Made in Italy, facendo realizzare tutti gli arredi su misura da un artigiano locale. Il mood accogliente e moderno rimanda ad uno stile internazionale che vuole rappresentare una novità nel panorama dell’offerta delle strutture cittadine.

La hall si raggiunge dopo aver attraversato una piccola piazza alle spalle di Palazzo d’Accursio. L’hotel si sviluppa su quattro livelli. Il piano terra ospita la hall e lo spazio dedicato alle prime colazioni e al bar mentre ai piani superiori si collocano le diverse tipologie di camere: 22 unità, di cui 6 Singole Deluxe, 9 Doppie Matrimoniali Deluxe, 3 Junior Suite con salotto e doppio bagno, 4 Attic Junior Suite all’ultimo piano. Tutte le camere offrono la Superior Sleeping Experience by Monrif: le forme armoniose dei letti preludono a un’assoluta morbidezza, creata dai materiali naturali utilizzati per garantire un comfort e una qualità del sonno di altissimo livello.

L’Hotel Brun è stato realizzato  per un viaggiatore contemporaneo  in cerca di un connubio tra elementi di cultura locale e uno stile di vita internazionale.

Il nome è un tributo allo storico Grand Hotel Brun considerato il più prestigioso albergo di Bologna fino alla sua chiusura dopo la Seconda Guerra Mondiale.

“Il progetto Hotel Brun mi ha avvinta immediatamente. Lavorare all’apertura di un piccolo gioiello, unico nel suo genere, posizionato nel cuore di una città eclettica come Bologna, era una personale ambizione da tempo – aggiunge Lucia Padovan, Hotel Manager Hotel Brun – Un momento positivo per la crescita della città, ma estremamente complesso per le difficoltà nel reperimento di risorse del settore, sono state l’alchimia ideale per decidere di accompagnare la sfida di un gruppo coraggioso e lungimirante come Monrif, che ha voluto investire in questo brillante progetto e nella sottoscritta. A pochi giorni all’apertura sono serena e soddisfatta, conscia di avere appena cominciato la Mission, che trasformerà in realtà la Vision che ci anima. Tutto come da programma d’altronde”.

(photo credits @ph. Giacomo Maestri)

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