Ravenna rischia di diventare una città turistica di serie B. A sostenerlo Federalberghi Confcommercio dopo l’incontro con Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e Giacomo Costantini, assessore al Turismo, per “verificare l’andamento del settore e fare il punto sulle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale”.
Per gli albergatori i dati registrati “non incoraggiano certo l’ottimismo”. Negativo anche il bilancio delle iniziative natalizie. “Gli eventi non sono riusciti ad attrarre turisti da fuori provincia. I ricavi negli anni si sono sempre più compressi a causa di una elevata presenza di strutture di tipo extraricettivo, che non sempre rispettano i parametri di legge”, denunciano gli albergatori.
A incidere sulla situazione anche il 20% della provvigione pagata alle Ota, le Online travel agency. La conseguenza diretta è la pressione sui prezzi delle camere che, nei periodi in cui manca un’adeguata promozione della città, da novembre a marzo, sono oggetto di una “guerra al ribasso che non può che far del male al settore”.
Cosi’ dal 1996 le presenze alberghiere “non solo non sono cresciute, ma hanno prodotto meno ricchezza”. Federalberghi Confcommercio Ravenna denuncia la mancanza di celerità nella realizzazione delle iniziative concordate.
