A Riccione va all’asta residenza estiva del Duce
27 Ottobre 2025, 10:30
Villa Mussolini, residenza di Riccione che fu del Duce e che ospitò per anni il Capo del Fascismo e la sua famiglia in riva all’Adriatico, è in vendita all’asta. La proprietà, la Fondazione Carim, ha deciso di aprire la procedura per cederla al miglior offerente, fissando per il 30 ottobre l’inizio del periodo in cui i soggetti interessati potranno chiedere ad un notaio i documenti e prenderne visione. Il 30 gennaio verranno aperte le buste e le offerte dovranno essere presentate entro le 12 del 22 dicembre.
In prima fila per l’acquisto della celebre dimora il Comune di Riccione cui la Fondazione – che la acquistò nel 1997 – la concesse in comodato d’uso.
Costruita nel 1893 come ‘Villa Margherita’, fu acquistata nel 1934 da Rachele Mussolini dopo che, per due anni, era stata affittata dalla famiglia Mussolini come residenza estiva. Alla caduta del fascismo la villa divenne di proprietà dello Stato. Dal 1966 al 1983 ospitò un ristorante, ‘Il Merendero’ e dopo anni di abbandono, nel 1997 passò alla Fondazione Carim tramite Riminicultura. Nel 2005, dopo un restauro sostenuto anche dal Comune, è stata restituita alla città come spazio espositivo.
Diverse, nel corso degli ultimi anni, le polemiche per la scelta dell’Amministrazione riccionese di intitolare l’immobile Villa Mussolini abbandonando la sua denominazione primigenia: per invitare il Comune a tornare su suoi passi, nel luglio del 2020, era stata lanciata persino un petizione sulla piattaforma Change.org. Petizione in cui vengono ricordati i ‘vicini di casa’ del Mussolini riccionese, i componenti della famiglia di origine ebraica Matatià che, a seguito delle leggi razziali vennero deportati ad Auschwitz.
Adesso, l’asta per la vendita della casa del Duce con il Comune di Riccione più che interessato.
“Villa Mussolini, con il suo magnifico parco affacciato sull’Adriatico – osserva Sandra Villa, vicesindaca di Riccione e assessora alla Cultura – è uno dei luoghi più suggestivi della nostra città e ormai riconosciuto punto di riferimento per mostre e progetti artistici di livello internazionale. L’amministrazione intende rafforzarne la vocazione culturale, valorizzando un patrimonio che ha saputo attrarre a Riccione un nuovo turismo legato all’arte e alla cultura”, chiosa.
Sulla messa all’asta della dimora ha fatto sentire la sua voce anche la deputata riccionese di Fratelli d’Italia, Beatriz Colombo. “Mi auguro – ha scritto – che l’Amministrazione comunale non intenda piegare la realtà storica della Villa alla cosiddetta ‘cancel culture’, snaturandone l’identità o ipotizzando un inutile cambio di nome”. Ad ogni modo, aggiunge, “mi fa piacere apprendere la disponibilità del Comune ad avanzare un impegno economico così rilevante, e in tale prospettiva propongo di valutare la destinazione di almeno un piano della Villa a un “Museo di Riccione e della Romagna del ‘900”.